Ente gestore Brenta
Con DGR n. 965 del 31 luglio 2023 la Regione Veneto ha individuato nel Consiglio di Bacino Brenta il soggetto gestore del sito Natura 2000 del Medio Brenta.
Questa nuova responsabilità è il risultato di un lungo percorso, avviato nell’ambito del progetto europeo LIFE Brenta 2030. Il progetto ha portato a un importante traguardo normativo: la modifica della Legge Regionale 24/2012 (art. 2 integrato dall’art. 4 della LR 27/2021), che nel 2021 ha reso possibile l’affidamento della gestione dei siti Natura 2000 a soggetti come il Consiglio di Bacino Brenta. La delega regionale, formalizzata nell’agosto 2023, consente oggi al Consiglio di estendere il proprio operato alla custodia e valorizzazione diretta del patrimonio naturale dell’area Natura 2000 “Grave e zone umide della Brenta”.
Il sito “Grave e Zone Umide del Brenta” incluso nelle province di Padova e Vicenza si sviluppa lungo l’alveo del fiume Brenta nel tratto in cui conserva le maggiori caratteristiche di naturalità: una superficie di 3.848 ettari ricadente nei comuni di Bassano del Grappa, Campo San Martino, Carmignano di Brenta, Cartigliano, Cittadella, Curtarolo, Fontaniva, Grantorto, Limena, Nove, Padova, Piazzola sul Brenta, Pozzoleone, San Giorgio in Bosco, Tezze sul Brenta e Vigodarzere
L’ambiente fluviale comprende greti, aree golenali, meandri abbandonati, steppe lacustri e aree umide con canneti e altra vegetazione ripariale.
Il complesso di habitat conferisce a questo tratto di fiume Brenta la fondamentale funzione di corridoio ecologico, offrendo rifugio a una molteplicità di specie animali, anche grazie alla varietà di ambienti che lo caratterizzano. Nel tratto che da Bassano del Grappa porta fino alla località “Carturo” il fiume scorre infatti in un ampio letto ghiaioso, che si sviluppa a canali intrecciati che ospitano habitat peculiari; poi il corso assume un andamento meandriforme, incassato tra due argini da Piazzola sul Brenta (PD) fino a raggiungere la periferia di Padova. Lungo le aree ripariali si trovano molti specchi d’acqua che riempiono ex bacini di cava dismessi e che ora sono in progressiva rinaturalizzazione.
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La Rete Natura 2000 è attualmente composta da due tipi di aree: le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e le Zone di Protezione Speciale (ZPS), previste rispettivamente dalla Direttiva “Habitat” e dalla Direttiva “Uccelli”, che possono essere tra loro separate o variamente sovrapposte.In Veneto, attualmente, ci sono 128 siti Rete Natura 2000 la cui superficie complessiva è pari a circa 22,5% del territorio regionale.
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