Consiglio di Bacino Brenta (PD)
Borgo Padova n. 158/h
35013-CITTADELLA

La risorsa acqua

Dalla sorgente al rubinetto

ACQUA DI RUBINETTO = ACQUA DI QUALITÀ
L’acqua è un bene primario e come tale deve essere tutelato e reso accessibile a tutti. L’acquedotto permette ai cittadini di accedere direttamente a questa risorsa che viene distribuita dal Gestore del Servizio Idrico Integrato garantendo un’ottima qualità comprovata dai frequenti controlli ed analisi.
La normativa vigente impone al gestore e agli organi competenti di effettuare controlli, sia interni che esterni, al fine di verificare il rispetto dei limiti di concentrazione fissati dalla legge per garantire la salubrità dell’acqua.

E’ importante sottolineare che l’acqua del rubinetto è pura e salubre e non è affatto di qualità inferiore alle acque minerali distribuite in bottiglia. L’acqua dell’acquedotto ha il solo svantaggio di non godere di una campagna pubblicitaria insistente e ripetitiva che confonde i cittadini disattenti. L’acqua in bottiglia, che gode infatti di un intenso sostegno propagandistico, oltre a costare dalle 500 alle 1000 volte più dell’acqua del rubinetto, deve rispettare, incredibilmente, dei limiti di concentrazione meno restrittivi per alcune sostanze. E’ significativo ad esempio il fatto che i limiti imposti alle acque del rubinetto per l’arsenico e il manganese siano rispettivamente di 10 e 50 µg/l, mentre le acque minerali, per le stesse sostanze, siano sottoposte al rispetto dei limiti di 50 e 2000 µg/l.

Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, le acque di rubinetto e di bottiglia sono spesso molto simili, visto che in genere provengono dalle stesse falde e sorgenti. Alcune persone sostengono che l’acqua di rubinetto abbia un gusto sgradevole a causa delle presenze del cloro o del calcare. Relativamente al cloro, va sottolineato che questa sostanza garantisce una copertura disinfettiva ottimale durante la distribuzione e che non ha alcun effetto tossico sulla salute date le bassissime concentrazioni in cui viene dosata. Inoltre può essere allontanato facilmente, grazie alla sua volatilità, facendo “respirare” l’acqua per qualche minuto in una caraffa. Il calcare è invece legato alla “durezza dell’acqua” che dipende dalla concentrazione di Calcio e Magnesio, elementi necessari alla salute dell’organismo umano. La durezza viene misurata in genere in gradi francesi (°f) e per legge dev’essere inferiore a 50 °f. Alcuni studi realizzati negli ultimi anni hanno evidenziato però che una durezza adeguata dell’acqua che beviamo può contribuire a prevenire patologie di tipo cardiovascolare. Si tende quindi a consigliare che l’acqua destinata al consumo umano abbia una durezza superiore a 15°f, sconsigliando trattamenti domestici di addolcimento. L’unico inconveniente provocato da un’elevata durezza è dato dalle incrostazioni che si formano negli elettrodomestici, che comunque possono essere limitate con adeguati accorgimenti.

Al fine di informare gli utenti sulle caratteristiche dell’acqua distribuita dall’acquedotto nel territorio di ATO Brenta, Etra Spa ha messo a disposizione, nel proprio sito internet (www.etraspa.it/CLIENTI - Acquedotto, Fognatura, Depurazione/Argomenti Correlati - Analisi acque), le analisi dell’acqua distribuita nei vari comuni con il confronto diretto con i limiti in concentrazione imposti dalla normativa vigente.

Perchè l'acqua del rubinetto

L’Italia è un paese caratterizzato da abbondanza di acqua di sorgente e di falda e che gode della presenza di acque con buone qualità organolettiche.
Negli ultimi 50 anni sono stati fatti colossali investimenti finanziari, tecnologici ed umani per raggiungere elevati livelli di accessibilità e per garantire il diritto all’acqua potabile a tutti i cittadini.

Eppure l’Italia vanta il primato di essere il primo paese dell’Europa e del mondo per consumo pro-capite di acqua minerale in bottiglia (circa 180 l/anno).
La crisi di fiducia nei confronti dell’acqua di rubinetto si basa su motivi ingiustificati, l’acqua di rubinetto è infatti sicura in quanto sottoposta a controlli più frequenti e a limiti più restrittivi delle acque minerali imbottigliate.
Il successo dell’acqua in bottiglia è soprattutto il risultato di una “credenza popolare”, alimentata nel corso degli ultimi vent’anni da una continua e massiccia pubblicità da parte dei produttori e dei distributori, che continuano a prelevare acque, spesso dalle stesse falde e dalle stesse sorgenti utilizzate per gli acquedotti, a fronte di canoni molto bassi.

L’ACQUA DEL RUBINETTO È SICURA
L’acqua di rubinetto nel territorio di ATO Brenta è sicura e controllata, dato che il 100% dell’acqua che sgorga dai rubinetti proviene da falde profonde o sorgenti.
Per tale motivo presenta già al prelievo caratteristiche di buona qualità.
L’elevata sicurezza sulla qualità è inoltre garantita dai rigorosi controlli effettuati dai laboratori del gestore del Servizio Idrico Integrato, da quelli esterni e dagli organi di controllo pubblici competenti. L’acqua di rubinetto deve infatti rispettare dei parametri più restrittivi di quelli applicati alle acque minerali ed essere sottoposta a controlli più frequenti. In caso di superamento di anche un solo parametro, il Sindaco emana un’Ordinanza di non potabilità ed immediatamente viene bloccata l’erogazione.

L’ACQUA DI RUBINETTO RISPETTA L’AMBIENTE
L’acqua del rubinetto viene prelevata nel rispetto dell’ambiente, viene preparata per quanto possibile in modo naturale, scorre nella rete di tubazioni e dopo poche ore sgorga fresca.
A differenza di quella in bottiglia, l’acqua di rubinetto non subisce alterazioni delle proprie caratteristiche chimiche dovute all’esposizione prolungata al sole dei contenitori o delle bottiglie stesse e contribuisce alla riduzione di emissioni in atmosfera, derivanti dall’utilizzo di mezzi di trasporto.
La presenza del cloro dà all’acqua di rubinetto ulteriore sicurezza a livello qualitativo, ma la rende talvolta sgradevole dal punto di vista organolettico. Per risolvere questo piccolo inconveniente è sufficiente lasciare l’acqua attinta dal rubinetto in una brocca per circa 10 minuti affinché il cloro evapori.

L’ACQUA DI RUBINETTO COSTA MENO
In realtà le acque in bottiglia hanno qualcosa in più rispetto a quella del rubinetto di casa… il prezzo, che varia tra i 30 e i 50 centesimi di euro al litro contro circa 0,06 centesimi al litro di acqua da acquedotto.
Ciò significa che l’acqua imbottigliata, distribuita e pubblicizzata arriva quindi a costare circa 500 volte in più rispetto all’acqua del rubinetto.
Inoltre l’acqua minerale richiede parecchie tonnellate di plastica per l’imbottigliamento, con notevoli spese per lo smaltimento dei contenitori ed evidenti danni all’ambiente.

Consigli per il risparmio idrico

Il prelievo idrico da parte di attività industriali, agricole e domestiche nel corso degli anni è andato sempre più aumentando, portando ad una considerevole diminuzione delle quantità d’acqua disponibili.
Inoltre l’acqua prelevata dall’uomo e rimessa nell’ambiente, ritorna inquinata da agenti chimici che vanno a intaccare le falde acquifere, costringendoci a prelevare l’acqua sempre più in profondità.
Eppure basta poco per ridurre gli sprechi, adottando dei semplici accorgimenti considerando di fare del bene all’ambiente e alle nostre tasche:
  • RIPARARE I RUBINETTI E GLI SCARICHI DEI WC CHE HANNO DELLE PERDITE - Una goccia al secondo vuol dire circa 17litri d'acqua al giorno! Preferire sciacquoni che consentano di controllare la quantità di acqua erogata.
  • ADOTTARE DEI RIDUTTORI DI FLUSSO - La loro funzione è quella di miscelare aria ed acqua,dando la sensazione di una maggiore forza del getto d’acqua.
  • UTILIZZARE LA DOCCIA RISPETTO ALLA VASCA DA BAGNO - Una scelta che permette di risparmiare 2/3 dell’acqua consumata.
  • CHIUDERE IL RUBINETTO - Non lasciate scorrere l’acqua continuamente ma solo nel momento di risciacquare i denti e il rasoio.
  • LAVARE LA VERDURA E LA FRUTTA LASCIANDOLE A MOLLO - Raccogliere l’acqua in una bacinella per poi riutilizzarla per annaffiare le piante del giardino.
  • ANNAFFIARE IL GIARDINO E LE PIANTE NELLE ORE SERALI E NOTTURNE - Preferendo dei sistemi di irrigazione a micropioggia e programmabili; se possibile annaffiate con l’acqua piovana raccolta in contenitori.
  • CHIUDERE LE FONTANE - Fare scorrere l’acqua solo quando serve.
  • UTILIZZARE LAVATRICE E LAVASTOVIGLIE SOLO A PIENO CARICO - Oltre che limitarci nell’uso dell’acqua dovremmo impegnarci ad inquinarla meno, facendo un uso parsimonioso di saponi, detersivi e fertilizzanti che andando a finire nelle reti di scarico o in falda, producono inquinamento, e prestando attenzione allo smaltimento di alcune sostanze particolarmente inquinanti.
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